Sergej Prokofieff

La redenzione

delle potenze dell’opposizione

 

adattamento di Antonio Bigliardi

 

L’amore apre tutte le cose e tutte le anime come fiori. Se amiamo la natura, essa parlerà in noi, perché noi pure siamo parte di essa. Dobbiamo credere e sentire che la Natura è viva, dobbiamo entrare in relazione con essa tramite l’amore, e sentire che Dio si manifesta attraverso di lei. Perché la Natura è il corpo di Dio.

Mikhael Aivanhov

 

Lo scopo di questa esposizione è osservare in modo profondo l’azione delle forze del male nel mondo, nonché le vie sulle quali è possibile resistere ad esse.

L’iniziato può partecipare, in modo completamente nuovo, non soltanto al perfezionamento dell’umanità, ma anche alla redenzione di quelle forze dell’ostacolo coinvolte nell’evoluzione terrena.

In un remotissimo passato dell’evoluzione sulla Terra, queste entità compirono una specie di sacrificio, prendendo la decisione di distaccarsi dall’evoluzione generale degli esseri somiglianti a loro. Così facendo crearono per l’uomo la possibilità di sviluppare dentro di sé, a poco a poco, delle forze del tutto nuove, e delle capacità superiori, fra cui soprattutto la capacità dell’esperienza interiore della libertà, grazie alla necessità di opporsi a loro e di superare ostacoli da esse provocate.

Tale partecipazione delle potenze dell’ostacolo all’evoluzione terrena ha però ancora un altro lato. Esse furono costrette, dopo essersi distaccate dall’evoluzione ordinaria del loro genere di entità, a trasferire il loro campo d’azione in un’altra sfera cosmica, nella quale, per esse stesse era impossibile ogni ulteriore evoluzione. L’immagine della lotta dell’arcangelo Michele con il drago, il quale viene costretto da Michele stesso a rimanere in basso, sotto i suoi piedi, indica in forma popolare questo fatto occulto.

Il completo raggiungimento della loro meta non è quindi stato possibile a tutte le entità. Alcune rimasero indietro e divennero inevitabilmente entità di opposizione, poiché cercarono di recuperare, in condizioni completamente diverse e inadeguate, ciò che avevano raggiunto.

Divennero così quelle entità di opposizione che oltrepassavano continuamente i limiti delle loro giuste azioni, inducendo così al male quelle entità che compivano la loro azione regolare. Infatti nel loro regno esse non possono recuperare ciò che non hanno raggiunto e lo cercano quindi in modo parassitario a spese delle altre entità.

Così la scienza dello spirito parla di tre tipi di forze dell’opposizione, le quali rimasero di volta in volta indietro: luciferiche, arimaniche, asuriche.

Le entità luciferiche cercano di penetrare specialmente nel corpo astrale dell’uomo, il quale offre loro le migliori possibilità per la propria evoluzione. Le entità arimaniche cercano di dominare le forze del corpo eterico dell’uomo per recuperare, usando queste stesse forze, ciò che non hanno raggiunto. Le entità asuriche infine, a partire dal nostro tempo, si avvicineranno sempre di più al corpo fisico dell’uomo.

Nel nostro tempo l’uomo incontra coscientemente, nella propria anima, queste tre categorie di forze dell’opposizione, la quale secondo la scienza dello spirito presenta tre parti costitutive: l’anima senziente, l’anima razionale e l’anima cosciente. La prima è portatrice dei frutti dell’attività dell’io nel corpo astrale, la seconda porta i frutti dell’attività dell’io nel corpo eterico, la terza porta i frutti dell’attività dell’io sul corpo fisico.

Da questo deriva anche la particolare affinità delle forze di opposizione con queste parti costitutive dell’anima: la tentazione di Lucifero si rivela particolarmente forte nell’anima senziente, la tentazione di Arimane nell’anima razionale, e la tentazione di Asuras nell’anima cosciente.

Poiché tuttavia è solo nell’anima cosciente che appare per la prima volta in misura completa l’azione dell’io individuale, ne deriva che gli spiriti asurici sono particolarmente pericolosi per lo sviluppo dell’io.

Queste tre categorie di spiriti rimasti indietro non penetrano contemporaneamente nell’evoluzione generale dell’umanità, ma lo fanno a seconda del grado di evoluzione degli uomini. Il primo a penetrare nell’evoluzione terrestre è Lucifero. Si accosta all’uomo nell’epoca lemurica come spirito tentatore, in quello che la Bibbia descrive come «peccato originale». Arimane con le sue schiere entra in azione più tardi, nell’epoca dell’antica Atlantide, e gli spiriti asurici iniziano la loro opera nella storia dell’umanità nell’epoca dell’anima cosciente, ovvero a partire dal nostro tempo.

Affinché questa lotta con il male sul piano storico esteriore possa essere veramente coronata dal successo, deve essere connessa una lotta attiva con gli esseri demoniaci nella propria anima. Così il superamento delle forze luciferiche nell’anima senziente dipende dall’aspirazione alla vera autoconoscenza e al perfezionamento. Nella misura in cui l’uomo si sforza di trasformare la propria superbia, le sue volgari passioni, le brame, le tendenze immorali, sconfigge in modo reale nella propria anima gli spiriti luciferici.

Per superare Arimane, oltre al lavoro intenso su se stessi, che comprende l’eliminazione di tutte le menzogne e di qualsiasi tipo di paura, come tutte le tendenze al materialismo palesi o nascoste, si rende necessario qualcos’altro, vale a dire il comune operare di uomini fondato su principi spirituali nell’ambito sociale. La forza magica in grado di sconfiggere Arimane nell’anima razionale dell’uomo è la creazione di nuovi rapporti sociali tramite la reciproca comprensione spirituale.
Ma per sconfiggere le Asuras e le sue schiere nell’anima cosciente è necessario qualcosa di ancora più grande: l’uomo stesso deve accedere in libertà alla via di iniziazione cristiana.

Infatti solo un rigoroso discepolato dello spirito nel senso di questo cammino può dare all’io individuale dell’uomo la forza interiore in grado di resistere alle tentazioni asuriche, le quali nel nostro tempo stanno iniziando a penetrare nell’umanità.

Alle forze dell’opposizione si può resistere mediante un diretto rapporto con il Cristo.

Nel nostro tempo questa unione con il Cristo deve tuttavia essere raggiunta nell’anima cosciente e in libertà; ma questo è possibile solo tramite una conoscenza concreta dei misteri del Cristo vivente nel presente, un sapere che rende possibile partecipare direttamente all’ «opera del Cristo».

L’iniziato cristiano sa che «questo sarà possibile solo quando egli avrà messo tutte le forze tratte dal mondo spirituale al servizio della liberazione e della salvezza di questo mondo». Allora l’odierno iniziato cristiano, dopo essere stato ritenuto degno dell’incontro con il Cristo nell’esperienza spirituale personale, diviene con ciò servitore e collaboratore cosciente del Cristo, che d’ora in poi possiede solo un’unica aspirazione: contribuire con tutte le proprie forze «alla liberazione del genere umano».

Per amore di questa meta egli «offre i suoi doni sull’altare dei sacrifici dell’umanità». Ora non appartiene più a se stesso, bensì a tutti gli uomini; nella sua anima liberata realizza Io scopo principale dell’iniziazione cristiana, come espresso nelle parole: «Non io, ma il Cristo in me» (GaI. 2,20). Da quel momento gli oppositori hanno perduto tutto il potere su di lui, poiché non hanno più accesso al suo io compenetrato dal Cristo.

Solamente l’unione con l’impulso centrale del nostro cosmo, con l’impulso del Cristo, rende possibile un’ulteriore evoluzione per queste entità. Esse non vi possono, però, giungere per forza propria, ma qualora volessero nuovamente tornare sulla via dell’evoluzione regolare, potranno attualmente raggiungere l’accesso all’impulso del Cristo solo nell’uomo. E ciò significa che la possibilità di redimere le potenze dell’ostacolo, nonché il loro conseguente ritorno in grembo all’evoluzione universale del mondo, viene in un certo senso affidato all’uomo dalle potenze superiori.

Il processo stesso della loro liberazione consisterà nel fatto che l’uomo, a seguito di un’evoluzione interiore conseguita coscientemente, sarà in grado di contrapporre, nella sua anima, all’influenza luciferica e arimanica un’altra influenza che scaturisce direttamente dall’Entità Cristo. Rudolf Steiner lo descrive con le parole:
“Per il fatto che con l’aiuto del Cristo, e solo con l’aiuto del Cristo, noi cancelliamo tutte le qualità umane che provengono da Lucifero, come uomini noi liberiamo a poco a poco anche le forze luciferiche. Verrà poi un tempo nel quale le forze luciferiche, che durante l’evoluzione lunare dovettero scendere a una evoluzione inferiore per dare all’uomo la libertà, e non ebbero l’occasione di sperimentare esse stesse sulla Terra la forza del Cristo, verrà un tempo nel quale esse, per opera dell’uomo, conosceranno la forza del Cristo e saranno redente. L’uomo redimerà Lucifero, accogliendo in sé, nella maniera voluta, la forza del Cristo.”

Da quasi duemila anni, fin dal compimento del Mistero del Golgota, quei grandi iniziati dell’umanità che Rudolf Steiner chiama “I Maestri della saggezza e dell’armonia dei sentimenti” stanno lavorando alla “liberazione” delle potenze luciferiche. A questo primo compito, sin dall’inizio dell’epoca moderna se ne aggiunge un secondo: la “redenzione” anche delle potenze arimaniche. Se, però, oggi è possibile ad ogni uomo -anche se in un primo tempo solo in forma primitiva- partecipare alla “liberazione” di Lucifero mediante l’accoglimento dell’impulso del Cristo nella sua anima, in direzione della liberazione di Arimane -anche se solo in forma iniziale- può esclusivamente operare una comunità sociale di uomini. Solamente i massimi iniziati sono oggi in grado di farlo in forma individuale.

A questo riguardo occorre precisare espressamente, che qui si tratta della redenzione o della liberazione, e non semplicemente solo dell’allontanamento delle forze dell’ostacolo da uno o l’altro campo di attività dell’uomo. Ciò era possibile in tutti i tempi e anche prima del Mistero del Golgota, sia a singoli uomini sia, in particolar modo, a comunità esoteriche severamente chiuse. Nelle conferenze sul “Quinto Vangelo” Rudolf Steiner lo illustra con straordinaria forza e evidenza con l’esempio dell’ordine degli esseni. Davanti al portone di questo ordine, Gesù di Nazareth ebbe un’esperienza spirituale determinante: Egli vide spiritualmente come Lucifero e Arimane, cacciati dall’ambito dell’ordine, si gettavano sugli altri uomini sottoponendoli a tribolazioni ancora maggiori e a tentazioni ancora più dure.

La loro redenzione presuppone, invece, in primo luogo la massima e più completa conoscenza possibile della loro natura, del loro posto nel nostro cosmo e del carattere del loro operare nel mondo e nell’uomo. Infatti nella coscienza dell’uomo viene accolta questa conoscenza che scaturisce dalle sorgenti del vero esoterismo cristiano come è oggi comunicato dall’antroposofia, e ciò è già l’inizio del processo di redenzione di quelle entità.

Inoltre, secondo la scienza dello spirito, ogni categoria di potenze dell’ostacolo ha anche uno spazio legittimo per operare. Per Lucifero, ad esempio, questo si trova nella sfera della “bella apparenza”, cioè della fantasia e dell’arte; per Arimane si trova nel raggio d’azione delle forze della materia, nonché nella sfera della scienza naturale e in particolare della tecnica. Gli dei superiori li hanno però consacrati, nell’ambito del loro operare legittimo, a sofferenze incessanti e insopportabili, causate dall’impossibilità di raggiungere una qualsiasi ulteriore evoluzione. Sotto l’aspetto spirituale si può paragonare la loro condizione alla tortura del medioevo, quando un bambino nella sua infanzia veniva racchiuso in un’armatura metallica così stretta da procurargli grande dolore nell’ulteriore crescita.

Sperimentando incessantemente sofferenze insopportabili nel loro proprio regno, le potenze dell’ostacolo cercano una qualsiasi possibilità per sottrarsi ad esse anche solo per breve tempo, al fine di ottenere un sollievo, qualunque esso sia. Detto con altre parole, esse tentano fermamente e con ogni mezzo di oltrepassare i confini del proprio regno assegnato loro in origine dagli dei superiori, penetrando nell’evoluzione dell’uomo, dove agiscono come tentatori e spiriti di ogni sorta di ostacoli. Qui esse appaiono, temporaneamente liberate dalle loro sofferenze, come esseri o indebitamente orgogliosi, oppure superintelligenti, che offrono all’uomo ovunque i loro “doni” seduttori, mentre in realtà portano con sé solo distruzione e rovina.

Ciò significa che, fuori dal regno di Arimane, e cioè nel campo dell’evoluzione dell’umanità, l’uomo ha il dovere di opporsi ad Arimane (e anche a Lucifero) nel modo più intenso, con tutte le sue forze. Questo non significa, però, che il male si debba combattere con altro male o con l’uso della violenza, ma opponendogli il vero bene. In campo occulto, questo è possibile solo se alle potenze di opposizione non si contrappongono appositamente le deboli forze umane, ma l’impulso del Cristo, accolto dall’uomo nel suo proprio essere, dimodoché ogni qualvolta Lucifero e Arimane tentano di oltrepassare i limiti del loro operare legittimo nell’uomo per sedurlo, essi incontrino in lui le forze del Cristo.

Allora, non l’uomo, ma il Cristo potrà indirizzare verso il bene Arimane e Lucifero. Questa è la vera essenza di tutti i misteri veramente manichei correttamente compresi.

Il moderno iniziato può diventare realmente il liberatore, non solo del genere umano, ma anche delle potenze dell’ostacolo, solamente quando abbia raggiunto il più alto gradino, dove si trova allora nella sfera della terza manifestazione soprasensibile del Cristo, quando cioè con piena coscienza egli sperimenta nel proprio io la Sua presenza come sostanziale realizzazione del detto “Non io ma il Cristo in me”. Se le potenze luciferiche o arimaniche penetrano in un simile iniziato, esse incontrano in lui il Cristo, non nel Suo involucro eterico o astrale, ma direttamente nella Sua essenza primaria, come Io universale del nostro cosmo, e nello stesso tempo come il nuovo Spirito Guida della Terra.

Ciò che sui gradini precedenti era soltanto un lavoro preparatorio, iniziale, per la liberazione delle potenze dell’ostacolo, non permettendo ad esse di incontrare direttamente nell’interiorità dell’uomo il Cristo nella Sua Essenza primaria, ma solamente nella Sua forma di manifestazione eterica o astrale, ora, a partire da questo gradino, diventa un processo per la loro liberazione definitiva, compiuto con piena coscienza.

L’io dell’iniziato compenetrato dal Cristo, simile a un sole, incomincia a risplendere nell’oscurità dei suoi involucri esteriori e a generare “luce” nel suo corpo astrale, “vita” nel suo corpo eterico, e le forze della “resurrezione” nel corpo fisico, vale a dire a ripetere microcosmicamente ciò che esprimono i primi versetti del Vangelo di Giovanni che parlano della discesa macrocosmica del Logos nell’umanità. Si può anche dire che, partendo dall’io dell’uomo, fin da questo momento l’impulso del Cristo compenetra i suoi involucri in modo tale che le parole “Non io, ma il Cristo in me” diventano realtà, prima nel suo corpo astrale, poi nel corpo eterico e infine -indicando l’evoluzione futura- nel corpo fisico.

Nella stessa direzione si muove oggi anche il lavoro esoterico di tutti i principali iniziati cristiani che portano il Sole Cristo nel loro io e che Rudolf Steiner caratterizza come “i Maestri della saggezza e dell’armonia dei sentimenti”. In concreto si tratta del fatto che essi, colmando il loro corpo astrale della Sua luce, creano la possibilità della liberazione di Lucifero mediante il contatto con questa luce. Inoltre, compenetrando il loro corpo eterico con la vita che emana dal Sole Cristo nel loro io, questi iniziati cristiani, a poco a poco, creano anche la possibilità, che attraverso il contatto con questa vita possa essere redento Arimane.

Solo in un futuro lontanissimo, coloro che avranno compenetrato completamente il loro corpo fisico con le forze dell’amore che si sprigionerà dal Sole Cristo nel loro io apriranno la via alla redenzione anche della terza categoria delle potenze dell’ostacolo, cioè delle potenze degli Asuras.

Quanto è stato descritto fin qui è, però, soltanto all’inizio dell’opera di redenzione, la quale troverà il suo compimento nel corso dell’evoluzione della Terra solo quando l’umanità intera si eleverà a quei gradini sui quali attualmente si trovano e lavorano i massimi iniziati terreni. In questo senso, nel corso dell’evoluzione universale non saranno gli uomini stessi, ma il Cristo in loro (nel senso delle parole: “Non io, ma il Cristo in me”) il grande Salvatore di tutte tre le categorie delle potenze dell’ostacolo.

Usando la terminologia della scienza dello spirito, si può dire che il processo della redenzione di Lucifero consisterà nel fatto che le forze del sé spirituale compenetrato dall’impulso del Cristo si riverseranno nel corpo astrale dell’uomo; la redenzione di Arimane consisterà nel fatto che lo spirito vitale colmo delle forze del Cristo si riverserà nel corpo eterico; e la redenzione delle potenze degli Asuras avverrà nel futuro in quanto il corpo fisico dell’uomo verrà compenetrato dalle forze dell’uomo spirito pervaso dal Cristo, cioè dalle forze del “corpo di resurrezione”, del fantoma.

Tutto questo è strettamente legato all’incarnazione, alla vita terrena, alla morte e alla resurrezione dell’Entità solare del Cristo. Infatti la possibilità di lavorare durante l’evoluzione della Terra per la redenzione delle potenze dell’ostacolo, fu creata dalla vita triennale del Cristo sulla Terra, e dal Mistero del Golgota che inserì nell’evoluzione della Terra i frutti di quella vita triennale.

Nel corso del primo anno, prendendo le mosse dal Suo Io cosmico, il Cristo trasformò in sé spirituale il corpo astrale del Gesù di Nazareth, durante il secondo anno trasformò il Suo corpo eterico in spirito vitale, e nel terzo anno, per mezzo del Mistero del Golgota, Egli trasformò il Suo corpo fisico in uomo spirito che poi resuscitò dalla tomba come nuovo corpo di resurrezione (il fantoma).

In questo modo furono poste le basi nell’evoluzione della Terra, affinché gli uomini che cercano di realizzare in se stessi i frutti dei tre anni della vita del Cristo, possano liberare le potenze luciferiche, arimaniche e, infine, anche quelle asuriche.

Dalle forze della Trinità divina operanti nel cosmo, dalle forze dello Spirito, del Figlio e del Padre, da queste tre forze: dallo Spirito delle altezze, dalle forze del Cristo nello spazio circostante, dall’azione creatrice del Padre che sgorga dalle profondità, vogliamo formare nelle nostre anime la dodecaedrica pietra fondamentale che immergiamo nel terreno delle nostre anime, affinché essa sia qui, quale segno potente nelle vigorose profondità della nostra esistenza animica e affinché noi, nel futuro operante, possiamo basarci su questa solida pietra fondamentale.

Questa pietra di fondazione, che da allora deve costituire la base dell’essere animico, è stata composta dalle forze spirituali che provengono dalle altezze e che conducono al superamento del potere di Lucifero nell’uomo, dalle forze del Cristo che operano nell’ambiente attorno alla Terra e che hanno come meta il superamento del potere di Arimane nell’umanità; e dalle forze del Padre che provengono dalle profondità e che conducono al superamento del potere degli Asuras nell’evoluzione della Terra.

Ma l’uomo sarà in grado di porre nel proprio cuore, nella propria anima questa “dodecaedrica Pietra di fondazione d’amore”, questa “dodecaedrica creazione d’amore” intraprendendo così la nuova via dei Misteri, solamente se tende con tutto il suo essere a quanto nella svolta dei tempi risplende come Luce divina, Cristo Sole, dalle cui sorgenti possono fluire nell’uomo, immagine cosmica della Trinità Universale, la Luce universale, la Vita universale offerta dalle immaginazioni e l’Amore universale.

E come nell’universo l’affine tende all’affine, così sulla Terra questa Trinità universale può essere accolta solo dalla triade umana simile ad essa: dalla luce umana, dalla capacità umana di vivere in immaginazioni e dall’amore umano.

Perché, se portiamo verso il Cristo la luce spirituale della conoscenza superiore che risulta nella propria interiorità dallo sperimentare spassionato dei pensieri scientifico-spirituali; se Gli portiamo incontro la capacità di vivere in immaginazioni riportata nel lavoro meditativo e che di là irradia attivamente nel nostro ambiente sociale; e se, infine, Gli portiamo incontro il nostro amore spiritualizzato e purificato da ogni elemento egoistico, pronto al sacrificio, allora la nostra luce umana sarà potenziata dalla Sua luce universale, così come le nostre immaginazioni umane dalle Sue immaginazioni universali e il nostro amore umano spiritualizzato dal Suo amore universale.

Allora sulla Terra potrà sorgere “una vera unione di uomini” alla quale non troveranno accesso né Lucifero, ladro di luce solo per se stesso, né Arimane annientatore delle immaginazioni e agghiacciante ogni vita, e neppure gli Asuras mortificatori di qualunque amore.

Allora essa risplenderà, la pietra fondamentale, davanti al nostro occhio dell’anima: quella pietra fondamentale che dall’amore umano-cosmico ha la sua sostanza, che da immaginazione cosmico-umana ha la sua immaginatività e la sua forma e da pensieri cosmico-umani ha quella luce splendente che, in ogni momento -se noi ci ricorderemo di questo- potrà venirci incontro come calda luce che sprona la nostra azione, il nostro pensare, il nostro sentire, il nostro volere.

Affinché diventi buono ciò che creiamo con le nostre azioni che scaturiscono da un pensare colmo di tolleranza, da un sentire capace di perdonare e da un volere che anela a partecipare alla fondazione di una nuova comunità karmica di uomini sulla Terra.

Allora, lo spirito che domina nella luce splendente di pensiero attorno alla pietra dodecaedrica di amore quale spirito dei nuovi Misteri micheliani, e unico in grado di guidare l’umanità verso il futuro nel senso delle intenzioni di Michele-Cristo, potrà riversarsi in tutta l’evoluzione della Terra dove dovrà risplendere e riscaldare per il progresso delle anime umane, per il progresso del mondo.

 

 

Bibliografia:

Sergej Prokofieff - L’incontro con il male e il suo superamento / Widar

Sergej Prokofieff - Il Significato occulto del Perdonare / Il Capitello del Sole

Mikhael Aivanhov - L'Alchimia Spirituale / Prosveta

 

 

 

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© 2011 Natura, Amore e Vita
Antonio BIGLIARDI


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